Sei capace a respirare?
Può sembrare una domanda stupida, invece nasconde una delle più grandi realtà della vita.
Quando si nasce, con una pacca sul sedere si provoca il pianto che libera i polmoni dal liquido amniotico ed iniziamo così ad introdurre aria.
Non è però la stessa cosa che respirare!
Ci insegnano poi a mangiare, a camminare, a parlare, ma nessuno ci insegna a respirare!
Se poi pensiamo a come lo stress quotidiano ci costringe ad affrettare i ritmi, anche respiratori, ci rendiamo conto dell’importanza energetica del respiro.
L’alimentazione ci permette di crescere, ma è il respiro la primaria fonte energetica del corpo umano.
Senza mangiare si resiste qualche giorno ma senza respirare neppure qualche minuto. Una buona respirazione è sinonimo di buona salute e benessere psicofisico.
Il respiro bloccato
Quando il respiro è bloccato significa che utilizziamo solo una parte dei polmoni, di solito quella superiore, e abbiamo un minore scambio di aria, sia nell’espirazione eliminando meno tossine, che in inspirazione introducendo meno ossigeno. Ogni nostra cellula ha bisogno di eliminare le tossine e di ossigeno per poter vivere a lungo ed essere efficiente.
Le cause possono essere le più diverse ma gli effetti, a lungo andare, possono anche essere deleteri per la nostra salute… Di qui l’importanza di sbloccare il respiro e reimparare a respirare in maniera corretta e profonda per ossigenare e depurare correttamente i nostri organi e tessuti così che possano essere sani ed efficienti.
Lo sblocco del respiro
Si tratta di una particolare pratica di manipolazione del Metodo SynergyA, indispensabile per ripristinare il corretto fluire dell’energia attraverso il respiro. Questa tecnica di sblocco del diaframma è stata da me affinata nel corso degli anni come completamento del lavoro sul corpo. Prevede una prima parte di lavoro di sblocco dei muscoli paravertebrali collegati alle vertebre che sorreggono il diaframma, seguiti da una seconda parte di lavoro sul torace e l’addome, utilizzando delle tecniche di stretching unite ad una sequenza di stimolazioni sui punti energetici dei meridiani. Per concludere, si eseguono una decina di respiri guidati e supportati dall’operatore fino al completo scioglimento dei blocchi emozionali per acquisire un respiro più ampio e fluido.
Il Metodo SynergyA e il respiro
Il valore energetico del respiro è esaltato in tutte le manovre di massoterapia del Metodo SynergyA.
Un buon respiro calmo e disteso è sinonimo di rilassamento e nel massaggio antistress è condizione essenziale per un buon risultato.
La cultura orientale, da cui prende maggiormente spunto la tecnica del Metodo SynergyA, fonda la propria storia sul respiro. Prova ne è che l’ideogramma della parola energia (ki) è identico a quello della parola respiro. Respirare bene viene prima di tutto e la fretta è la sua peggior nemica.
I benefici della respirazione diaframmatica sono evidenti già dalla prima seduta di massaggio del respiro ed i movimenti ritmati permettono anche di sbloccarsi emotivamente.
Tutto il corpo viene investito dall’onda energetica del flusso respiratorio che spazza via blocchi e tensioni per lasciar posto alla pace ed il relax.
Le parole comunque non rendono giustizia alle sensazioni che si possono provare, l’unico rimedio è provare di persona.
Hai mai provato un massaggio? Non un massaggio estetico, oppure sportivo, ma un massaggio terapeutico, che inizia dai piedi, arriva ai capelli e, scendendo lungo la schiena, ritorna giù ai piedi. Un massaggio morbido, lento, dolce, propedeutico, comodamente sdraiato sul lettino, in un ambiente tranquillo con musica rilassante. Un massaggio che scioglie gradatamente tensioni e contratture, che riporta equilibrio e fluidità al corpo.
Il massaggio del benessere è il risultato di una sinergia di varie tecniche, orientali ed occidentali, che interagiscono per risolvere, o almeno migliorare problemi di varia natura.
Il massaggio del Metodo SynergyA si basa sulla stimolazione e la reazione del tessuto fasciale, agisce in profondità, ma non a livello osseo, quindi non è un trattamento doloroso, anzi in presenza di dolore il suo effetto verrebbe vanificato.
Il corpo reagisce contraendosi agli stimoli algici e li fissa nella memoria come dannosi quindi, in presenza di dolore, si irrigidisce. Se c’è tensione e rigidità non si può manipolare il muscolo senza creare un ricordo doloroso e quindi l’effetto terapeutico è annullato. Non è vero che per far bene il massaggio deve essere doloroso, anzi… in Oriente viene chiamato “il dolore piacevole”.
Inviami un messaggio al 3317642541 (Eros Zannoni) indicandomi la città poi ci accorderemo per fissare un appuntamento:
È possibile usufruire dei miei servizi presso i centri in diverse città: San Marino, Rimini, Riccione, Cesena, Padova